20 giugno 2022

Goliarda Sapienza “Il filo di mezzogiorno”

#Consiglidilettura: IL FILO DI MEZZOGIORNO di Goliarda Sapienza 
é il racconto biografico dell’autrice attraverso il suo percorso di psicoanalisi. Ignazio Majore è l’analista che l’ha presa in cura, in seguito a un tentativo di suicidio e la somministrazione dell’elettroshock.
Correvano gli anni ’60, si trattava delle prime psicoanalisi in Italia. Il dottore la seguiva a domicilio ogni giorno a mezzogiorno.
Un racconto intenso, a tratti ironico, una riflessione profonda anche sulla condizione femminile.
Per gli addetti i lavori è un ottimo spunto per ragionare su uno dei pilastri della psicoanalisi: il transfert.
Particolarmente toccante è il monologo finale: “…ogni individuo ha il suo segreto… non violate questo segreto, non lo sezionate, non lo catalogate per vostra tranquillità, per paura di percepire il profumo del vostro segreto sconosciuto e insondabile a voi stessi, che portate chiuso in voi fin dalla nascita sconosciuto e insondabile a voi stessi. Ogni individuo ha il suo segreto, ogni individuo ha la sua morte in solitudine… morte per ferro, morte per dolcezza, morte per fuoco, morte per acqua, morte per sazietà unica e irripetibile. […]  non cercate di spiegarvi la mia morte, non la sezionate, non la catalogate per vostra tranquillità, per paura della vostra morte, ma al massimo pensate – non lo dite forte la parola tradisce – non lo dite forte ma pensate dentro di voi: è morte perché ha vissuto”.
Recentemente il testo de Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza è stato adattato per il teatro da Ippolita di Majo regia di Mario Martone
con Donatella Finocchiaro, Roberto De Francesco (Il filo di mezzogiorno (teatrodiroma.net)

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